ROMA – Resta stabile il quadro clinico di Papa Francesco che, secondo quanto riferito dalla Sala Stampa della Santa Sede “ha trascorso una notte tranquilla e sta riposando”. Si tratta ormai del 25esimo giorno di ricovero al Policlinico Gemelli per la polmonite bilaterale. Con lievi e graduali miglioramenti che iniziano a farsi spazio in una situazione ancora complessa. Come confermato dal Pontefice, la degenza è stata infatti prolungata.
I colloqui con il segretario di Stato Parolin
Intanto ieri, 9 marzo, il Pontefice ha incontrato il segretario di Stato Pietro Parolin e il sostituto per gli Affari generali monsignor Edgar Pena Parra. Dopo aver partecipato alla messa nella cappella accanto alla sua camera al Gemelli ed essersi collegato con l’Aula Paolo VI per seguire in video gli esercizi spirituali della Curia Romana, il Papa ha dunque ricevuto visite di lavoro. Come spiegato dalla Sala stampa vaticana, si tratta di colloqui “regolari” che avvengono “una volta a settimana”. Nulla di nuovo quindi, solo appuntamenti di routine. Ma anche “l’occasione per aggiornare il Pontefice sulla situazione della Chiesa”.
“Preoccupazione per la Siria, cessino le violenze”
“Ho appreso con preoccupazione della ripresa di violenze in alcune zone della Siria: auspico che cessino definitivamente”. Papa Francesco, anche dal letto d’ospedale, continua a pensare alle numerose guerre che insanguinano il pianeta, e nell’Angelus di ieri ha fatto riferimento al riaccendersi della violenza in Siria. Nel testo preparato per la preghiera – e successivamente diffuso in forma scritta come nelle ultime tre domeniche – ha invocato poi “il dono della pace, in particolare nella martoriata Ucraina, in Palestina, in Israele, nel Libano e nel Myanmar, in Sudan e nella Repubblica Democratica del Congo”.