WASHINGTON – “L’America è tornata”. Con questa frase il presidente degli Stati Uniti Donald Trump esordisce nel suo discorso previsto oggi mercoledì 5 marzo al Congresso. Al pronunciare di queste parole, subito l’ovazione dei deputati repubblicani riempie la camera bassa del Paese al grido di “Usa, Usa”. Così prende il via il discorso sullo stato dell’Unione più lungo della storia (un’ora e 40 minuti), che batterà anche il precedente record stabilito dal democratico Bill Clinton, che nel 2000 parlò per 89 minuti.
Coerentemente con quella che è sempre stata la sua strategia comunicativa e prima di lodare i suoi successi in questi 43 giorni di governo, Trump prosegue subito con un attacco diretto alla precedente amministrazione: “Joe Biden è stato il peggior presidente della storia degli Stati Uniti d’America”, dice. The Donald passa poi alla conta dei “disastri” che vuole attribuire ai passati esecutivi Dem. Il bersaglio è sempre Joe Biden, colpevole secondo il leader repubblicano di aver permesso l’ingresso di “21 milioni di persone”, migranti illegali per Trump, che li definisce “assassini, trafficanti di esseri umani, membri delle gang e altri criminali da strada”. Il tycoon passa poi alla guerra in Ucraina, che definisce il “risultato diretto della debolezza della precedente amministrazione”, mentre sulle politiche green annuncia “l’eliminazione” di una “legge sui veicoli elettrici” emanato da Biden, che avrebbe vietato agli americani l’acquisto di auto a benzina. Questo divieto tuttavia non sembra mai essere esistito.
Ora però è il tempo di lodarsi, e il presidente dichiara davanti alla sessione congiunta del Congresso: “Abbiamo realizzato più di quanto la maggior parte delle amministrazioni realizzi in 4 o 8 anni, e abbiamo appena iniziato. Lo slancio dell’America è tornato. Il nostro spirito è tornato. Il sogno americano sta crescendo. Dopo di noi – con riferimento al primo mese di governo – c’è George Washington”. Tra i “successi” da rivendicare, l’uscita dall’accordo di Parigi sul clima e dall’Organizzazione mondiale della sanità, una tregua sempre più vicina in Ucraina, la “pena di morte obbligatoria per chi uccide un poliziotto” e, dal 2 aprile, dazi reciproci a partner commerciali accusati di aver “derubato per decenni” gli Stati Uniti. Il tycoon rivendica poi di avere vietato l’insegnamento del “gender” e il taglio dei fondi alle politiche di sostegno a una sessualità informata, sostenendo di avere ormai sconfitto l’ideologia “woke”.
Non mancano poi le proposte per il futuro: torna il sogno di uno scudo missilistico nazionale, il “Golden Dome”, come pure quello di un mega-gasdotto dall’Alaska e dell’acquisizione della Groenlandia. Sull’isola danese The Donald ha dichiarato: “Stiamo lavorando con tutti i soggetti coinvolti per cercare di ottenerla”. Per quanto riguarda Panama, Trump ha ribadito di voler riportare il canale sotto il controllo statunitense, punto centrale della sua campagna elettorale alle scorse presidenziali. È di poche ore fa la notizia dell’acquisto da parte di BlackRock di due dei maggiori porti dell’istmo, ceduti dalla cinese Ck Hutchinson.