ROMA – Byd, Stellantis, Tesla e Volkswagen nel mirino dell’Antitrust per possibili pratiche commerciali scorrette, frutto di una comunicazione approssimativa e ingannevole. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha emanato quattro istruttorie nei confronti delle case automobilistiche nella top 10 nella produzione di veicoli elettrici. I provvedimenti sono scattati a seguito di un’ispezione svolta nella giornata di ieri presso le sedi degli impianti delle società. In particolare l’Agcm contesta diverse carenze nell’informazione riservata ai consumatori riguardo l’impiego dei veicoli elettrici, omettendo dettagli fondamentali per acquisti responsabili e consapevoli.
Come spiega direttamente l’Autorità, le società nelle rispettive pagine web, avrebbero inserito informazioni generiche e talvolta contraddittorie sulla capacità di percorrenza autonoma dei loro veicoli elettrici. Per esempio, non vengono menzionati i diversi fattori che incidono sul chilometraggio massimo pubblicizzato e che quindi alterano il chilometraggio effettivo. Nebulose anche le indicazioni sulla reale capacità della batteria, che potrebbe calare in base al diverso uso dei veicoli. E rimane lacunosa anche la questione sulle condizioni e le limitazioni di esercizio della garanzia convenzionale.
Pronta la reazione di Codacons, che commentando l’indagine avviata dall’Authority afferma: “Indicazioni errate o poco chiare su aspetti che sono alla base delle scelte d’acquisto dei consumatori alterano le decisioni dei consumatori creando un danno economico evidente” Per tale motivo l’associazione prende in considerazione l’idea di avviare azioni risarcitorie per tutti proprietari dei veicoli “spinti all’acquisto delle auto elettriche sulla base di informazioni non veritiere”.
Le istruttorie vengono ben accolte anche dall’Unione nazionale consumatori, con il presidente Massimiliano Dona che in una nota ribadisce come “l’autonomia di percorrenza chilometrica che viene indicata ai consumatori deve essere reale, così come i tempi di ricarica, che variano moltissimo a seconda della potenza dell’infrastruttura di ricarica”. E per quanto riguarda invece la batteria, ricorda che nonostante le i diversi miglioramenti negli ultimi anni “dopo un certo numero di cicli di ricarica ha una perdita di capacità che incide sull’autonomia”. Dettagli che quindi, secondo il presidente, non possono essere omessi, perché andrebbero ad intaccare non soltanto la scelta ponderata dell’acquisto ma anche la sicurezza dei conducenti.