ROMA – La debolezza dell’area euro è “più persistente di quanto ci aspettavamo”. È un campanello d’allarme quello del governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta, che intervenendo in streaming al comitato esecutivo dell’Associazione bancaria italiana ha sottolineato l’importanza di iniziare a “porci delle domande”. “Quando c’è una persistente e prolungata riduzione del credito – ha detto – dobbiamo cominciare a essere più attenti”. Il direttore lancia inoltre il monito sull’occupazione che “inizia a dare segnali di indebolimento”.
Ue “forse troppo regolamentata”, ma “non deve inseguire gli Usa”
Durante il suo discorso all’esecutivo Abi, Panetta ha insistito a più riprese sull’esigenza di una semplificazione delle regole nell’Unione Europea che, tuttavia, non dovrebbe comportare una deregolamentazione del settore. A tal proposito, si è riferito a un’Europa “probabilmente troppo regolamentata”, che “non deve però inseguire gli Usa” nella strada dell’eliminazione di norme dal settore bancario. Questo rischierebbe infatti di “sciupare il lavoro degli ultimi 15 anni dopo la crisi finanziaria”. “Le banche in Europa – ha continuato – sono libere di fare scelte perché hanno il capitale”. Motivo per cui “una corsa al ribasso sarebbe dannosa”.
Nel settore auto “problema strutturale, non solo concorrenza Cina”
Il governatore di Bankitalia si è poi espresso anche sul futuro dei motori, concentrandosi soprattutto sulle difficoltà dell’industria manifatturiera e dell’auto. “Il comparto dell’auto – ha affermato – ha un problema strutturale”. Una questione che, come evidenziato, va dunque al di là “dell’arrivo massiccio di produttori cinesi”. Quello da lui delineato è un futuro incerto per i veicoli a benzina. Anche con l’arrivo di auto a prezzi più bassi, infatti, la “domanda resta contenuta”.