Dura presa di posizione del premier Mario Monti sul calcio scommesse. «Bisogna riflettere e valutare se non gioverebbe per due-tre anni una totale sospensione di questo gioco – ha dichiarato Monti – È particolarmente triste e fa rabbrividire quando il mondo dello sport, che dovrebbe esprimere i valori più alti, si rivela un concentrato di fattori deprecabili. In questi anni abbiamo assistito a fenomeni indegni». Sempre sullo scandalo che ha coinvolto il mondo del calcio il premier ha continuato: «Abbiamo assistito di recente a un invisibile ricatto pieno di omertà, con giocatori che si inginocchiati di fronte a chissà quali minacce da parte di poteri occulti. Uno spettacolo spaventoso, è necessario un approfondimento».
Un’entrata a gamba tesa quella di Monti che ha sviluppato anche tematiche economiche: «Trovo inammissibile – ha detto – e me ne sono occupato anche quando svolgevo il ruolo di commissario europeo, che vengano usati soldi pubblici per ripianare i debiti delle società di calcio».
La polemica di Zamparini. Dura la reazione di Maurizio Zamparini, presidente del Palermo calcio, alle parole del premier. «L’unica cosa indegna in questo Paese è che uno come Monti osi dire quelle parole. Sulla sua seconda affermazione sul calcio, poi, Monti dimostra di non avere le idee chiare perché allo Stato ogni anno le società di calcio professionistiche versano ben 800 milioni di euro».
Abete: «Fermare il calcio non è la soluzione». Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, è polemico: «Nessuno sconto per chi ha barato, ma fermare i campionati significherebbe mortificare tutto il calcio, penalizzare chi opera onestamente, (la gran parte del nostro sistema), e perdere migliaia di posti di lavoro. Non è la soluzione». Sull’impiego di denaro pubblico per risanare i bilanci dei club, Abete ha replicato: «Il calcio professionistico non riceve un euro di fondi pubblici. E’ finanziato da risorse private e introiti commerciali. Versa 1.100 milioni l’anno all’Erario, i 64 milioni di contributo alla Figc sono per dilettanti, giovani, giustizia sportiva, settore arbitrale. Bisogna stare attenti a non ingenerare equivoci».
La preoccupazione di Rivera. Gianni Rivera, amareggiato per le parole di Monti. L’abatino ha dichiarato: «Provo dispiacere per le parole del presidente del Consiglio. Di lui avevo fiducia, ma in questo caso ha detto frasi fuori luogo e fuori tempo. Non sono un difensore di questo calcio, ma non bisogna esagerare e queste uscite non le capisco. Visto che sono state dette da Monti c’è da preoccuparsi per il futuro del Paese».
Federica Macagnone
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