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HomeCultura A Reggio Calabria il progetto SalvArti, in mostra le opere confiscate alla mafia

SalvArti, opere confiscate
dalla criminalità organizzata
in mostra a Reggio Calabria

Un messaggio alle nuove generazioni

Salvato parte del patrimonio culturale

di Iris Venuto10 Febbraio 2025
10 Febbraio 2025

Esposizione SalvArti a Reggio Calabria, presso il Palazzo della Cultura "Pasquino Crupi" | Foto Ansa

REGGIO CALABRIA – Da ostaggio della criminalità organizzata ai corridoi dei musei italiani. Giorgio de Chirico, Lucio Fontana, Salvador Dalí e Andy Warhol sono solo alcuni dei celebri artisti, le cui opere confiscate dalla mafia sono ora in mostra nell’esposizione “SalvArti”, inaugurata a Reggio Calabria. Sullo sfondo del Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi”, la mostra è stata inaugurata lo scorso 8 febbraio e sarà visitabile fino al 27 aprile 2025. Una mostra di grande portata culturale e sociale che simboleggia il riscatto dello Stato sulla proliferazione del mercato criminale, alla base dell’appropriazione illecita di una grande parte del patrimonio culturale italiano.

L’esposizione rientra nel progetto “Arte per la cultura della legalità”, realizzato grazie alla collaborazione tra cultura e istituzioni. Una cooperazione mediata dalla Direzione generale musei del Ministero della cultura e l’Agenzia nazionale beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, con la partecipazione del Comune di Milano e della Città di Reggio Calabria e la collaborazione del ministero dell’Interno.

Oltre ai dipinti e alle sculture dei celebri artisti, l’iniziativa mette in mostra anche il ruolo centrale delle istituzioni nella lotta alla mafia e nella tutela del patrimonio culturale, indebitamente sottratto dal dominio pubblico. Il progetto mira a restituire alla collettività un percorso esplorativo sull’evoluzione dei linguaggi espressivi dalla prima metà del Novecento fino ai primi anni Duemila, sotto la lente del valore fondamentale della legalità, come esempio di rigore e rispetto da trasmettere ai giovani.

Un iter espositivo su cui si affacciano più di 80 opere d’arte contemporanea, risultato di due operazioni di confisca. La prima favorita da indagini svolte dal Ros dei Carabinieri e dalla Guardia di finanza nei confronti di una maxi-frode fiscale legata a una rete internazionale di riciclaggio. La seconda invece riguarda un sequestro avvenuto a carico di un esponente della criminalità organizzata coinvolto in affari illeciti.

Dopo le prime esposizioni organizzate a Milano e Reggio Calabria, il primo gruppo di opere, provenienti da una confisca divenuta definitiva nel 2018, verrà consegnato a diversi musei italiani a Milano, Roma, Napoli e Cosenza. Il secondo gruppo di 22 opere rimarrà a Reggio Calabria, che sin dal 2016 raccoglie oltre 100 opere d’arte, tutte recuperate da un’unica confisca.

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