SAALBACH – “È straziante fare i conti con quanta paura ho in una disciplina che ho amato tanto solo due mesi fa”. La statunitense Mikaela Shiffrin rinuncia al Gigante ai Mondiali di sci in corso a Saalbach in Austria. La campionessa statunitense lo ha annunciato con un post sui social: “Onestamente, non mi aspettavo di vivere così tanti problemi mentali e post traumatici in Gigante a causa del mio infortunio a Killington – ha scritto riferendosi alla brutta caduta di fine novembre –. Forse sarà così più avanti, ma non ci sono ancora”.
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No World Champs GS for me. 😣💆♀️ pic.twitter.com/OhyZNEL5DV
— Mikaela Shiffrin ⛷️ (@MikaelaShiffrin) February 10, 2025
In pista nella combinata a squadre
Domani Shiffrin sarà in pista con Breezy Johnson nella combinata a squadre. “Dato che ora abbiamo capito che il Gigante non è ancora a posto, ho l’opportunità di unirmi ai miei compagni di squadra nella squadra combinata”, ha scritto sui social.
Il terribile infortunio di Killington
La caduta che ha fatto decidere a Shiffrin di non partecipare al Gigante ai Mondiali 2025, in programma giovedì prossimo, è quella rimediata due mesi e mezzo fa negli Stati Uniti, dove proprio in un altro Gigante inseguiva la vittoria numero 100 in Coppa del Mondo. Un brutto stop per la campionessa americana, segnata da una profonda ferita all’addome che l’ha tenuta fuori due mesi. Quindici giorni dopo l’infortunio che le aveva causato una forte lacerazione sul fianco, la campionessa americana aveva detto di sentirsi “fortunata” perché l’impatto “poteva essere più forte” e lo stesso taglio, “a un millimetro dal colon”, avrebbe potuto danneggiarla ulteriormente.
Le polemiche sulla pista di Bormio
In realtà, è da diverse settimane che il livello di sicurezza sulle piste da sci è tema di dibattito fra gli addetti ai lavori. A fine dicembre 2024, dopo la terribile caduta di Cipryen Sarrazin e il brutto incidente di Gino Caviezel, il francese Nils Alegre, compagno di squadra di Sarrazin, aveva parlato di “pista mal preparata” in un attacco frontale ali organizzatori della Coppa del mondo di Bormio: “Sono 40 anni che se ne occupano, ma non sanno fare nulla, se non rendere tutto troppo pericoloso per gli sciatori. Non c’è rispetto per gli atleti, bisogna rallentare la velocità. Non meritano di avere le Olimpiadi qui, non voglio nemmeno pensare ai Giochi che nel 2026 si svolgeranno su questa pista”.