ROMA – Tiene banco, senza esclusione di colpi, il caso Almasri, e con esso lo scontro tra governo e magistratura. “Indagarmi è un danno all’Italia” l’attacco diretto alle toghe della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dopo essere stata iscritta nel registro degli indagati per favoreggiamento e peculato. La premier rincara la dose affermando che l’atto del procuratore di Roma Francesco Lo Voi, sventolato sui social nei giorni scorsi, “era chiaramente voluto”, e soffermandosi successivamente anche su una fetta di magistrati del Paese definiti “politicizzati” e intenti a “voler governare”.
La risposta dell’Anm
Netta e immediata la presa di posizione dell’Associazione Nazionale Magistrati con la risposta del segretario Salvatore Casciaro che non nasconde la preoccupazione per i violenti attacchi rivolti alla magistratura e al procuratore Lo Voi. “I magistrati non fanno politica, sarebbe auspicabile che i politici non provassero a sostituirsi ai magistrati”, la stoccata di Casciaro a Giorgia Meloni.
L’incontro segreto al Colle
A colpire è però soprattutto la notizia dell’incontro al Colle tra Mattarella e Meloni prima del video-annuncio dell’indagine sul caso Almasri. Le pagine de “Il Messaggero” portano alla cronaca il retroscena di un vertice segreto tra la Presidente del Consiglio e il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, nel pomeriggio di martedì. Non appena ricevuta la notizia dell’indagine nei suoi confronti Giorgia Meloni ha deciso di incontrare il presidente della Repubblica, dopo un rapido consulto con il sottosegretario Alfredo Mantovano, anche lui iscritto nel registro insieme ai ministri Matteo Piantedosi e Carlo Nordio. Non è dato sapere, però, cosa si siano detti. Riserbo assoluto dal Colle.
Lo Voi: l’ipotesi dell’azione disciplinare
Sullo sfondo anche il fascicolo depositato dall’Aisi che potrebbe esporre il procuratore di Roma Francesco Lo Voi all’apertura di una pratica di trasferimento per incompatibilità ambientale da parte del Csm. All’interno del documento infatti – a carico di alcuni giornalisti per rivelazione di segreto – sarebbe presente un “atto riservato” che invece sarebbe stato messo a disposizione delle parti. Al momento non si esclude l’ipotesi di un esposto da parte del governo o di richieste avanzate allo stesso Csm.