WASHINGTON – La prima vera divergenza di opinioni tra il presidente eletto, Donald Trump, e il suo consigliere, Elon Musk, può far saltare il banco del Project Stargate. A svelare quello che sarebbe “il più grande progetto infrastrutturale di intelligenza artificiale della storia” è stato lo stesso Trump, che ha spiegato che consisterebbe nella creazione di data center e infrastrutture di calcolo per garantire il primato americano nell’Ai.
Un investimento da 500 miliardi di dollari promosso dai tre colossi nel settore dell’intelligenza artificiale: OpenAi, Oracle e Softbank, agevolate dal fondo degli Emirati Arabi Mgx che agirà da quarto investitore. In riferimento all’aspetto finanziario dell’operazione si è pronunciato proprio il braccio destro del tycoon con un commento sul social X: “In realtà non hanno i soldi”. Musk, non coinvolto nel progetto e proprietario di società concorrenti come xAI, ha voluto rincarare la dose specificando che “Softbank ha assicurato meno di 10 miliardi di dollari”.
Le ruggini tra Musk e OpenAI, coinvolti in una battaglia legale, permettono di circostanziare il botta e risposta che è nato a seguito delle opinioni dell’imprenditore. Non si è fatta attendere, infatti, la risposta del Ceo di OpenAI, Sam Altman, che ha smentito senza esitazioni le affermazioni di Elon Musk: “Mi rendo conto che quello che è buono per il Paese non sempre lo è per le tue aziende, ma spero che nel tuo nuovo ruolo metterai l’America in cima alla lista delle priorità”. Parole che fanno rumore e accendono le discussioni a poche ore dall’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, con Altman che ha inoltre invitato il suo “avversario” a visitare il primo sito di sviluppo del progetto Stargate in Texas.