KIVU – Dall’inizio dell’anno, circa 120mila bambini sono stati costretti ad abbandonare le loro case nella Repubblica Democratica del Congo, a causa delle terribili violenze scatenate nell’est del paese dai ribelli filo-ruandesi di M23. Gli scontri hanno costretto migliaia di rifugiati, stanziati nel campo di Nzulo, a migrare verso quello di Bulengo, a nord della città di Kivu.
Ieri, invece, è stata attaccata la città di Minova dove l’organizzazione paramilitare opera attraverso i suoi partner. Il personale umanitario riferisce che le vie d’uscita dalla città sono interrotte e l’accesso agli aiuti bloccato.
Le province orientali del Nord e del Sud Kivu ospitano più di 4,6 milioni di sfollati e hanno visto un intenso aumento dei combattimenti dall’inizio del 2025. Secondo un report delle Nazioni Unite, nelle ultime settimane, sarebbero 230mila le persone sfollate. Il conflitto nella Rdc ha creato una crisi umanitaria di enormi dimensioni con quasi 7 milioni di sfollati e più di 26 milioni di persone che necessitano assistenza umanitaria.