Si è da poco conclusa la mobilitazione in tutte le fabbriche metalmeccaniche dopo la rottura con Federmeccanica e Assistal sul rinnovo del contratto collettivo nazionale. “Sono stati due mesi intensi di assemblee, scioperi articolati, presìdi che hanno visto un’alta partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori, con interruzione di ogni forma di flessibilità”, queste le parole dei segretari generali di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil.
I leader sindacali hanno poi proseguito attaccando la Federazione di Settore: “Federmeccanica e Assistal finora non hanno rispettato lavoratori e sindacati presentando un’inedita e inaccettabile ‘contropiattaforma’. In questo contesto economico, sociale e geopolitico chi blocca la trattativa si assume la responsabilità di aggravare la situazione dei lavoratori dell’industria”. L’obiettivo al centro della mobilitazione rimane la “ripresa del confronto sulla piattaforma presentata dalle lavoratrici e dai lavoratori metalmeccanici per assicurare una rapida conclusione della trattativa per il rinnovo del ccnl”.
Per questi motivi, in assenza della convocazione per la ripresa dei colloqui entro la fine di gennaio, le sigle sindacali hanno proclamato ulteriori 8 ore di sciopero da effettuarsi entro la fine di febbraio. Secondo le parole degli organizzatori “le iniziative saranno decise e articolate a livello territoriale e aziendale, e continuerà a “essere confermato il blocco di ogni forma di flessibilità e straordinari”.