BRUXELLES – L’Ue sarà pronta a negoziare con la nuova amministrazione Trump sulle decisioni in materia di economia. Sono queste le dichiarazioni della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, rilasciate nella giornata di martedì 21 gennaio a Davos, alla riunione annuale del Forum economico mondiale.
“Renderemo di nuovo grande l’America”. Risuonano nelle orecchie dei leader di tutto il mondo le parole di Donald Trump, insediatosi ieri alla quarantasettesima presidenza degli Stati Uniti d’America. Parole che non hanno tardato a suscitare le reazioni dei Paesi esteri.
Nel ricordare che “le regole di ingaggio tra le potenze globali stanno cambiando” e “nulla deve essere data per scontato”, la presidente della Commissione Ue ha ricordato: “Saremo pragmatici, ma rimarremo sempre fedeli ai nostri principi. Proteggere i nostri interessi e sostenere i nostri valori: questo è il modo europeo”.
Le dichiarazioni di Séjourné
Prima dell’Ecofin, Stéphane Séjourné, vicepresidente esecutivo della Commissione Ue, ha sottolineato che la forza dell’Europa risiede nella capacità di collaborare e di perseguire un messaggio comune. Il discorso dell’Inauguration Day ha dato inizio alla “discussione, ma gli europei risponderanno”. Séjourné ha evidenziato che “l’Ue è pronta a reagire se Trump introdurrà dazi”, organizzando una discussione sulla “sovranità economica e sulla capacità di rispondere insieme”.
Le reazioni della Cina
Disposta a dialogare con la nuova amministrazione statunitense anche la Cina. Il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun ha dichiarato che Pechino collaborerà “con il nuovo governo Usa, sotto la guida strategica dei capi di Stato dei due Paesi, in linea con i principi di rispetto reciproco, coesistenza pacifica e cooperazione reciprocamente vantaggiosa”. Le mire espansionistiche di Trump, che desidera “riprendere il controllo del canale di Panama ora gestito dalla Cina”, preoccupano però la grande potenza asiatica. L’agenzia statale Xinhua ha riportato che “le relazioni economiche e commerciali sono questioni importanti di comune preoccupazione”. Malgrado le differenze e le frizioni, “gli interessi comuni e lo spazio per la cooperazione Cina-Usa sono enormi”.
Le reazioni della Russia
Nelle discussioni bilaterali sul controllo del Canale di Panama, secondo il vice ministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov, gli Usa non potranno non rispettare “l’attuale regime legale internazionale di questa via d’acqua fondamentale” che deve rimanere “sicura e aperta” secondo il trattato tra gli Usa e Panama del 1977. Anche su queste decisioni verterà il colloquio tra Russia e Stati Uniti. Trump ha infatti annunciato che “parlerà molto presto” con Vladimir Putin.