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HomeCronaca Ornavasso, padre uccide il figlio a fucilate. L’omicidio dopo l’ennesima lite

Ornavasso, padre uccide
il figlio a colpi di fucile
dopo un'accesa lite

Fugata l'ipotesi di problemi di droga

Il sindaco: "Un padre attento al figlio"

di Clara Lacorte20 Gennaio 2025
20 Gennaio 2025

Nicolo' Borghini, 34 anni, ucciso dal padre, 63 anni, Edoardo Borghini, al culmine di una lite | Foto Ansa

ORNAVASSO – Si è concluso da pochi minuti l’interrogatorio ad Edoardo Borghini, l’uomo di 63 anni che nella serata di domenica ha sparato a colpi di fucile al figlio 34enne dopo un’accesa discussione in casa. Una lite che si è trasformata in tragedia nel paesino di Ornavasso, nei pressi di Verbania. Il padre durante il lungo interrogatorio ha negato ai carabinieri l’ipotesi circolata in un primo momento che il figlio Nicolò avesse problemi con la droga. Il giovane avrebbe però anche in passato atteggiamenti spesso violenti nei confronti della madre. 

I momenti dopo l’omicidio

Appena dopo l’omicidio, è stato lo stesso uomo a chiamare i carabinieri ma per Nicolò non c’è stato nulla da fare. Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni, padre e figlio erano soliti litigare. Questa volta l’uomo, con un fucile da caccia detenuto regolarmente in casa, ha deciso di compiere il gesto estremo. Al momento dell’omicidio in casa era presente anche la madre del 34enne. Il personale sanitario ha confermato, attraverso un primo referto, che entrambi i genitori avevano subito violenza fisica da parte del figlio, probabilmente nel corso del litigio.

Il sindaco: “Un padre del tutto amorevole”

Il sindaco di Ornavasso, Filippo Cigala Fulgosi, ha parlato del 63enne descritto come “un papà molto attento al figlio, ma in senso positivo, non in maniera maniacale. Un padre del tutto amorevole, che si poneva domande e che avrebbe voluto che il figlio trovasse il suo posto nel mondo, che trovasse un’occupazione e la tranquillità”. La situazione in casa era tesa già da tempo, “Ho saputo che in casa c’erano state difficoltà e frequenti litigi ma non so le cause” precisa il sindaco, intervistato dall’Ansa. 

Il padre 63enne si trova attualmente nel carcere di Verbania, mentre nella villetta sono accorsi i reparti della scientifica. I rilievi aiuteranno a stabilire con esattezza la dinamica dei fatti. Si attende anche l’esame dell’autopsia sul corpo di Niccolò.

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