DAVOS – La crescita economica nel 2025 sarà più debole del previsto, con l’Europa particolarmente colpita. Previsioni più ottimistiche per gli Stati Uniti che però sono temperati da “preoccupazioni per il debito in ascesa e l’inflazione”. Questi i pronostici degli economisti raccolti dal Forum economico mondiale a Davos, in Svizzera, nel suo Economic Outlook. Secondo il 56% dei principali capi economisti, le condizioni economiche dell’anno in corso saranno più deboli rispetto a quelle del 2024. Solo il 17% prevede un miglioramento.
Occhi puntati sugli Stati Uniti, che vedranno un boom di breve termine. Mentre l’Europa è l’area più debole per il terzo anno consecutivo. Anche la spinta della Cina è attesa in rallentamento.
Guardando all’economia mondiale nel complesso, tutti i segnali indicano “ulteriori turbolenze commerciali”. Se per l’89% degli economisti è possibile che si scateni una guerra commerciale con gli Stati Uniti “fatta di ritorsioni e restrizioni commerciali”, un ulteriore 68% si aspetta uno scontro più ampio.
Cresce, infatti, l’attesa per l’insediamento della nuova amministrazione statunitense che “probabilmente imprimerà la sua linea sulle prospettive del 2025”. Anche se questo, dicono gli economisti, potrebbe “non comportare un cambiamento drammatico nella traiettoria del commercio globale”.