ROMA – Dopo giorni di ritardi e cancellazioni, Ferrovie dello Stato ha presentato un esposto in cui denuncia sabotaggi sulla rete italiana. I sospetti finiranno sul tavolo dei magistrati della Procura di Roma, che avvieranno un fascicolo per fare chiarezza su quanto sta avvenendo sui binari di tutta Italia negli ultimi mesi.
Nel suo esposto, Fs parla di “circostanze altamente sospette”, facendo riferimento agli orari in cui si sono verificati “alcuni problemi, il tipo di guasti e la loro frequenza”. La tesi è quella che qualcuno abbia preso di mira volontariamente la rete ferroviaria per creare caos e disagi in aree nevralgiche del Paese. I riflettori sono puntati su anarchici e No Tav, che in passato sono stati indagati dalle Procure per sabotaggio contro le linee ferroviarie.
Nella giornata di mercoledì, Matteo Renzi ha dato il via a uno scontro social con Matteo Salvini, chiedendo a gran voce le dimissioni del ministro dei Trasporti. “Dopo decenni di mancati investimenti della sinistra su treni e ferrovie, Renzi chiede le mie dimissioni. Ridicolo!”, risponde il segretario della Lega.
In Parlamento, intanto, è bagarre. Avs non crede alla teoria del sabotaggio e chiede a Salvini di riferire. “L’unico che sta sabotando le giornate degli italiani, pendolari e viaggiatori dell’alta velocità, è Matteo Salvini”, hanno fatto sapere dalla segreteria di Azione. “Sciacallaggio”, ha risposto il Carroccio.
Anche la segretaria del Pd, Elly Schlein, ha sottolineato che i ritardi minano i diritti dei cittadini: “Giorgia Meloni e Matteo Salvini stanno bloccando l’Italia. Ogni giorno a causa di ritardi, disservizi e guasti ci sono milioni di lavoratori che non riescono a spostarsi”. E conclude: “Il governo accuserà noi di aver messo i chiodi sulle rotaie”.