TORINO – Condannata la ragazza maggiorenne che a Torino guardava i propri amici lanciare dai Murazzi – gli approdi e le arcate delle barche localizzate sulla sponda ovest del Po – una bici, che ha poi colpito uno studente ora in sedia a rotelle.
La condanna per la ragazza è arrivata il 9 gennaio
Il tribunale di Torino ha condannato la ventenne a 16 anni, con il più anziano del gruppo presente quella sera già condannato a 10 anni e 8 mesi. Per la pm è stato “un tentato omicidio peggiore della consumazione di un omicidio”. Dall’alto del bastione un gruppo di adolescenti, composto da tre ragazzi e una ragazza, ha lanciato nella sera tra il 20 e il 21 gennaio 2023 una bici, colpendo uno studente palermitano, rimasto gravemente ferito. Gli autori del gesto sono poi scappati. La ragazza non ha partecipato al lancio ma non ha detto nulla né sul momento né successivamente, continuando la serata con i suoi amici. I minorenni del gruppo sono stati già condannati in via definitiva con rito abbreviato, a pene comprese tra i sei e i nove anni.
Le reazioni degli avvocati: “Pena molto dura”
Gli avvocati della ragazza – Enzo Pellegrino e Federico Milano – credono che la condanna a 16 anni “sia molto dura”, con la loro assistita che ha dichiarato non sia giusta perché “io devo pagare, ma non così”. Prima di parlare, ha avuto un malore subito dopo la pronuncia della sentenza.
Il padre del ragazzo, che si trovava con alcuni amici sul lungofiume e da allora paraplegico, ha sottolineato che anche l’esito del processo non possa “restituire a mio figlio e alla nostra famiglia la vita precedente”. Ha ringraziato l’autorità giudiziaria e gli investigatori, considerando la sentenza “un monito per chi può pensare di strappare la vita ad altri per futili motivi”. Intanto la Corte di Cassazione ha giudicato la pena troppo lieve, disponendone una nuova revisione.