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HomePolitica Cecilia Sala incubo finito, le parole di Meloni: “Un bel gioco di squadra”

Cecilia Sala liberata
Le parole della premier Meloni
"Un bel gioco di squadra"

Per il ministro della Giustizia Nordio

"Prematura l'estradizione di Abedini"

di Clara Lacorte09 Gennaio 2025
09 Gennaio 2025

La giornalista Cecilia Sala atterra a Roma dopo venti giorni di reclusione in Iran | Foto Ansa

ROMA – L’incubo per Cecilia Sala è finito. Dopo tre settimane di prigionia in Iran, nel carcere di Evin, un volo l’ha riportata a casa e la tensione si è sciolta nel sorriso della giornalista. “Ciao, sono tornata” le prime parole di Sala in un vocale inviato ai suoi colleghi di Chora Media. E poi l’abbraccio con il compagno Daniele Raineri, anche lui giornalista, e i genitori dopo giorni di angoscia. 

Il lavoro della diplomazia

“Un bel gioco di squadra”. Così ha definito la premier Giorgia Meloni, durante un videomessaggio diffuso dal Tg1, le trattative per il rilascio di Cecilia Sala. Un risultato raggiunto grazie alla collaborazione di “servizi di intelligence, tutti i funzionari e i servitori dello Stato che in questi giorni hanno lavorato con discrezione e professionalità per raggiungere questo importante obiettivo”. 

Anche per il ministro degli Esteri Antonio Tajani sono stati giorni di altissima tensione, finito al centro delle polemiche per alcune frasi pronunciate sulla condizione carceraria di Cecilia Sala che, alla madre della giornalista, erano sembrate troppo rassicuranti. Per Tajani il “dialogo continuo, la nostra intelligence e la diplomazia” sono stati fondamentali per riportare la giornalista di Chora Media e Il Foglio a casa. Fondamentali i rapporti che “un Paese come il nostro ha con tutti i Paesi dell’area del Medio Oriente, anche con quelli di cui non condivide politiche e azioni” ha chiarito Tajani e ha aggiunto: “Non a caso noi abbiamo tenuto aperti i rapporti politici con l’Iran, abbiamo tenuto aperta l’ambasciata in Siria, dove andrò domani dopo che si sarà riunito il Quintetto”. 

La specifica di Washington: “Decisione italiana dall’inizio alla fine”

Per Washington il merito di aver riportato Cecilia Sala nel Paese è da attribuire solo all’Italia. Il consigliere per la sicurezza americana John Kirby, in un briefing con un gruppo ristretto di giornalisti, ha chiarito che “il caso di Cecilia Sala è stata una decisione del governo italiano ed è Roma che deve rispondere a domande specifiche”. Kirby ha sottolineato l’importanza del “lavoro fondamentale svolto dai giornalisti compreso quello di Cecilia Sala, per informare il pubblico spesso in situazioni incredibilmente pericolose come questa, dovrebbe essere protetto da qualsiasi governo”.

Le parole di Nordio sull’ipotesi di estradizione di Abedini 

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio, intervistato da La Stampa, ha parlato della possibilità di estradizione per Abedini, l’ingegnere al centro del dibattito come presunta “moneta di scambio” nella liberazione di Cecilia Sala. Per il guardasigilli la situazione di Abedini “è squisitamente giuridica”. Un caso che andrebbe “studiato nella sua complessità, indipendentemente dal felice esito della vicenda Sala”. La scelta dell’estradizione di Abedini, nonostante il ritorno della giornalista italiana, per Nordio rimane un argomento di cui “è prematuro parlare, anche perché sino ad ora la richiesta formale non è ancora arrivata al nostro ministero” ha specificato il ministro. 

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