ROMA – Si apre una nuova finestra nella Roma antica attraverso un percorso immersivo negli Horrea Piperataria, i celebri magazzini delle spese arabe ed egiziane raccontati da Plinio e Cassio Dione. Il sito, collocato nel Parco archeologico del Colosseo, sarà per la prima volta accessibile al pubblico grazie a un nuovo ingresso posto sull’antico vicolo delle Carinae.
L’inaugurazione ha ospitato anche il ministro della Cultura Alessandro Giuli. Una presenza che celebra i risultati della concessione del ministero al lavoro di scavo condotto dal Dipartimento di Scienze dell’antichità dell’Università la Sapienza di Roma.
Costruiti dall’imperatore Domiziano sulle pendici sud ovest della Velia, la collina posta tra Esquilino e Palatino, i magazzini si articolano dal Foro Romano fino al Tempio della pace. Destinati allo stoccaggio e alla vendita di spezie pregiate, il sito viene descritto dalla direttrice del Parco archeologico del Colosseo Alfonsina Russo come “un luogo particolarmente importante che ha avuto tutta una serie di trasformazioni a partire, almeno a quanto abbiamo rilevato, dall’età Giulio-Claudia, quindi dal I secolo dopo Cristo fino ad arrivare agli inizi del IV con la Basilica di Massenzio”.
Cinque anni di ricerca e lavoro sul campo hanno trasformato il cantiere di scavo in un percorso museale che ripercorre al meglio l’estensione planimetrica dei magazzini. Un’equipe competente di 150 ragazzi tra dottoranti e studenti hanno restituito al pubblico le percorrenze dei magazzini, documentando anche le diverse fasi costruttive della struttura.
Un’opportunità imperdibile per il pubblico per ampliare la conoscenza dell’area archeologica centrale, che secondo Russo renderà “ancora più attrattiva l’offerta del Parco archeologico del Colosseo ai visitatori di tutto il mondo”.