BRUXELLES – Sono iniziati questa mattina i lavori del Consiglio europeo, il primo presieduto dal portoghese Antonio Costa, che è da poco subentrato al belga Charles Michel. Diverse i temi in agenda: la guerra in Ucraina, la situazione in Medio Oriente e in particolare la crisi in Siria, la Georgia e le migrazioni.
Zelensky e le trattative con Putin
Sul tema Ucraina, pesano le dichiarazioni del presidente ucraino Zelensky che, in un’intervista al quotidiano francese Le Parisien, ha ammesso di non avere forze sufficienti per riconquistare il Donbass e la Crimea con mezzi militari. Arrivando al summit dei leader Ue, stamattina Zelensky ha dichiarato: “Dobbiamo contare ancora sull’unità tra gli Stati Uniti e l’Europa”. E ha ribadito l’importanza del sostegno americano a Kiev: “È molto difficile sostenere l’Ucraina senza l’aiuto dell’America. Ed è di questo che parleremo con il presidente Trump quando sarà alla Casa Bianca”.
La cautela con la Siria
Tra i leader europei c’è grande cautela sulla Siria e sul nuovo ordine politico e militare stabilito da Abu Mohammad al-Jolani, capo della milizia Hay’at Tahrir al-Sham (Hts), che ha rimosso l’ex presidente di Bashar al-Assad. In un’intervista rilasciata alla Bbc, al-Jolani ha fatto sapere che la Siria è “sfinita” dalla guerra e che “non è una minaccia” per i Paesi occidentali. Ha poi chiesto l’abolizione delle sanzioni imposte a Damasco: “Ora, dopo tutto quello che è successo, le sanzioni devono essere tolte, perché erano fatte per colpire il vecchio regime. La vittima e il carnefice non dovrebbero ricevere lo stesso trattamento”.
Von der Leyen sui migranti
Nella consueta lettera inviata al Consiglio europeo prima dell’inizio dei lavori, la presidente della Commissione, Ursula Von der Leyen, ha parlato dei migranti, e ha fatto sapere che sul tema sono in corso discussioni con gli Stati membri. Anche al Consiglio Affari interni e giustizia della settimana scorsa si era parlato dello sviluppo del concetto di centri di rimpatrio in Paesi terzi e della creazione di hub nel rispetto dei diritti fondamentali e del principio di non respingimento. Nella lettera Von der Leyen ha spiegato che la Commissione europea sta “accelerando” la “revisione” del concetto di Paese terzo sicuro, “avviando consultazioni con gli Stati membri, il Parlamento europeo, l’Unhcr, l’Oim e Ong, per valutare se siano necessarie modifiche al regolamento” sulle procedure d’asilo.
Gli altri temi sul tavolo
Si discuterà anche dei rapporti con Stati Uniti e Cina, delle tensioni in Georgia, e del possibile allargamento dell’Ue ad altri paesi. Il tutto in vista dell’imminente insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca.