MADRID – Marina Paredes, grande interprete e musa del regista Pedro Almodóvar, si è spenta a 78 anni. Chema Prado, compagno dell’attrice negli ultimi 40 anni, ha riferito che si è trattato di uno scompenso cardiaco “repentino”. La notizia però è stata diffusa dall’Accademia del Cinema Spagnolo, di cui Paredes fu presidente.
Almodóvar addolorato dalla scomparsa ha dichiarato che “è stato come risvegliarsi in un brutto sogno” e ha proseguito omaggiando l’attrice definendola una “superdotata” che possedeva “un’aura eterna”.
La carriera
La grande interprete debutta all’età di 14 anni in un film di Josè Osuma, e un anno dopo calca il suo primo palco. Da lì decide di formarsi presso la Scuola di Arte Drammatica di Madrid e tra gli anni ‘60 e ‘70 partecipa alla messa in scena dei più grandi classici del teatro moderno, da Molière a Oscar Wilde, da Ibsen a Cechov.
Vent’anni dopo, il successo sul grande schermo grazie a “Opera prima” di Fernando Trueba, a cui seguono un’infinità di ruoli fino ad arrivare all’incontro con Almodóvar che la consacra al cinema internazionale, con collaborazioni di alto livello con artisti del calibro di Roberto Benigni, Guillermo del Toro e Maria Sole Tognazzi.
I successi
La carriera di Paredes è stata coronata di successi: dal Premio nazionale di cinematografia del ‘96, alla Medaglia d’oro al merito nelle belle arti del 2007. Una carriera ricca e longeva che l’ha vista recitare in 75 film e innumerevoli opere teatrali, e ispirata dal tempo passato al Teatro Espanol durante l’infanzia. Proprio in Plaza Santa Ana, dove si trova il teatro, verrà allestita la sua camera ardente per l’ultimo applauso pubblico.
Al cordoglio per la scomparsa di Marina Paredes hanno partecipato in molti: il premier spagnolo Pedro Sanchez, l’attrice Penelope Cruz, che le ha dedicato un post su Instagram, e l’attore Antonio Banderas che le ha reso omaggio su X definendola “un’icona” del cinema.