DAMASCO – Mentre si prospetta una normalizzazione dei rapporti internazionali con la Siria, Damasco restituisce l’ennesima fossa comune siriana dove potrebbero essere sepolte 100 mila persone. Tutte uccise dal regime del deposto presidente Bashar al-Assad. È la stima “più prudente del numero dei corpi ritrovati nel sito”, ha dichiarato il capo dell’ong Syrian Emergency Task Force, Mouaz Mustafa, che ha annunciato la notizia del ritrovamento dei corpi. Tra le cinque fosse comuni da lui identificate nel corso degli anni, anche il sito di al-Qutayfah a 40 chilometri da Damasco.
L’appello di al-Jolani
Nel frattempo, il capo del gruppo islamista che ha rovesciato il regime di al-Assad, Abu Muhammad al-Jolani, ha chiesto la revoca di tutte le sanzioni alla Siria “per consentire ai rifugiati siriani di tornare nel loro Paese”. Un tema sul quale si è espressa anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen puntando l’accento su un ritorno “volontario, sicuro e dignitoso” dei rifugiati siriani. Ma anche assicurando il pieno supporto dell’Unione europea in ogni fase del percorso di rientro per chi decide di tornare in Siria.
Il giallo di Netanyahu sul viaggio in Egitto
Sarebbe, inoltre, molto vicina una tregua a Gaza, secondo i media israeliani. L’agenzia Reuters, inoltre, riferisce che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ieri era diretto al Cairo in Egitto per i colloqui sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Ma la notizia è stata smentita dal portavoce dello stesso Netanyahu, che oggi è apparso per una visita in territorio siriano, sul monte Hermon.
Abu Mazen arriva al Cairo
Invitato al Cairo dal presidente egiziano al-Sisi anche Abu Mazen. Il capo dell’Autorità nazionale palestinese è stato convocato per una “visita urgente” che lascerebbe presagire un accordo imminente per lo scambio fra ostaggi ancora a Gaza e prigionieri palestinesi. Anche se la ragione ufficiale dell’invito sarebbe una riunione preparatoria del forum economici tra Paesi islamici del D-8 del quale però l’Anp non fa parte.