ROMA – La tensione sulla manovra di bilancio si fa sempre più alta. La legge è ancora in stallo alla Camera e in commissione regna il caos sui testi. Il presidente di Montecitorio Lorenzo Fontana ha respinto la richiesta delle opposizioni di fermare modifiche e maxi emendamenti in Commissione Bilancio. Intanto, spunta la stretta sul sussidio di disoccupazione. L’intento del governo sarebbe quello di colpire i furbetti del sussidio di disoccupazione (Naspi).
La lettera al presidente della Camera
È arrivata ieri, 15 dicembre, in una missiva dei capigruppo di Pd M5S Iv e Avs, la richiesta delle opposizioni di fermare l’emendamento del governo. La lettera definisce le nuove norme “eterogenee e senza relazione tecnica” e fa appello a una varietà che renderebbe “impossibile esaminarle ed esprimere una scelta libera e consapevole”. Ma il numero uno di Montecitorio ha respinto i reclami, scongiurando così un ulteriore allungamento dell’iter della manovra.
Cambiano le regole della Naspi
Nel frattempo, a Palazzo Chigi non c’è l’intenzione di retrocedere sull’aumento di stipendio ai ministri, viceministri e segretari che non sono anche parlamentari. Punto che infiamma, e non poco, i banchi dell’opposizione. Emerge poi la stretta sui disoccupati che punterebbe a non dare l’assegno di disoccupazione a chi, al posto di dimettersi, si fa licenziare non presentandosi sul posto di lavoro. A prendere la Naspi saranno inoltre solo coloro che hanno lavorato con almeno 13 settimane di contribuzione.
L’allerta di Bankitalia sui conti
Arriva l’allarme di Bankitalia. Secondo il rapporto sulla Finanza Pubblica, il debito pubblico italiano è aumentato di 19,9 miliardi di euro rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.981,3 miliardi. Si tratta di un vero e proprio record storico. A pesare, non a caso, è il fabbisogno dell’amministrazione statale.