ROMA – Il via libera della Cassazione al referendum che chiede di abrogare totalmente la proposta di legge sull’autonomia differenziata scontenta la Lega. Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha spiegato che la sua regione intende “andare avanti” su questo fronte insieme alle altre regioni del nord che si sono “dimostrate capofila” nel condividere il disegno di legge messo a punto dal ministro leghista Roberto Calderoli.
Parlando con i cronisti sul possibile esito del referendum, Zaia ha dichiarato che “è fondamentale, per chi crede nella riforma dell’autonomia, non andare a votare”. E poi, ha aggiunto, anche dopo la “novità del referendum”, la sinistra ha comunque un problema: “trovare i voti”.
Sulla stessa linea di Zaia si è schierato anche il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, che intervistato a Radio anch’io su Rai radio 1 ha definito la possibilità di non “andare a votare al referendum” come “la scelta migliore”. Nel motivare il suo sostegno al disegno di legge, il presidente della Lombardia ha esortato il governo a “procedere sulla strada tracciata dalla sinistra” e che ora le opposizioni hanno deciso di “dichiarare illegittima”.
Fontana ha ribadito che la riforma sull’autonomia differenziata non farà soltanto il bene della Lombardia ma anche delle altre regioni italiane, comprese quelle del Mezzogiorno. “Evidentemente – ha chiosato – se in Italia si è deciso di ostacolare l’autonomia è perché “c’è qualcuno che ha paura di mettere a confronto le regioni”.