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HomeCronaca Disastro Calenzano, la procura di Prato indaga:”Condotte scellerate dietro esplosione”

Disastro di Calenzano
la procura di Prato indaga
Giani:"spostare il deposito"

Non seguite le procedure previste

Tre feriti ancora in gravi condizioni

di Elisa Ortuso11 Dicembre 2024
11 Dicembre 2024
Calenzano

Lo stabilimento di Calenzano dopo l'esplosione | foto Ansa

FIRENZE – “Una condotta scellerata”. È così che si sono pronunciati i pm della procura di Prato dopo la perquisizione nella mattina di martedì 10 dicembre all’interno dello stabilimento Eni di Calenzano.  Dal decreto di perquisizione, firmato dal procuratore capo Luca Tescaroli, emerge una prima possibile ricostruzione di quanto potrebbe essere accaduto alle 10.20 di lunedì 9 dicembre. 

La ditta Sergen di Potenza, incaricata di eseguire i lavori di manutenzione, si trovava nei pressi dell’area destinata al carico del carburante per rimuovere alcune valvole e tronchetti al fine di mettere in sicurezza una linea benzina che era dismessa da anni. Nel corso dell’operazione sarebbe avvenuta una fuoriuscita di carburante nella parte anteriore della pensilina di carico. 

I magistrati credono che dietro all’accaduto ci sia stata una “chiara inosservanza delle rigide procedure previste”, ritenendo che le conseguenze di questa condotta non potessero non essere note o valutate anche dal personale in loco. Al momento la circostanza che fosse in atto un’attività di manutenzione corrobora l’ipotesi che ci siano state condotte errate dietro  alla tragedia. 

Tuttavia, per ora si tratta solo di un’ipotesi. I pm stanno continuando ad indagare in queste ore attraverso l’acquisizione di documenti funzionali ad avere un quadro completo della vicenda. Il fascicolo aperto dalla procura di Prato è contro ignoti ma si procede verso l’accusa di omicidio colposo. 

Intanto, preoccupano le condizioni di tre feriti, ricoverati in codice rosso. Due si trovano nel centro grandi ustionati di Pisa, a causa delle ustioni riportate in varie parti del corpo, insieme a traumi e fratture, l’altra è in terapia subintensiva all’ospedale Careggi di Firenze. Il resto dei feriti è stato dimesso o è in via di dimissioni.

In occasione della commemorazione per le vittime dell’incidente è intervenuto il presidente della Toscana, Eugenio Giani, sostenendo la volontà del sindaco di Calenzano di voler spostare lo stabilimento dell’Eni. “Fino a quando non accade qualcosa è come se per inerzia c’è una situazione che porta ad avere qui questo deposito, ora non può rimanere tutto come prima”, ha dichiarato Giani.

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