TEL AVIV – Il premier israeliano Benjamin Netanyahu è in tribunale a Tel Aviv per la ripresa del processo a suo carico per corruzione. Bibi, come è soprannominato, dopo essersi rifiutato di rilasciare dichiarazioni ai media è entrato in aula, dove ad accoglierlo c’erano diversi politici e testimoni pronti ad ascoltare la sua versione dei fatti.
Davanti al tribunale si sono radunati gruppi di manifestanti, pro e contro Netanyahu. La polizia ha deciso di separare sostenitori e detrattori del premier; tra i secondi ci sono i familiari degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas.
È la prima volta nella storia di Israele che un ministro in carica affronta un processo penale. Netanyahu è accusato di aver concesso favori e sostegno a importanti uomini d’affari in cambio di regali e un appoggio mediatico favorevole. Per il premier israeliano si tratta solamente di una congiura nei suoi confronti per costringerlo a dimettersi. “Non scapperò”, ha dichiarato in conferenza stampa, “sono otto anni che aspetto questo giorno per demolire completamente queste accuse assurde e infondate verso di me”. FOTO ANSA