ROMA – È previsto per oggi martedì 10 dicembre l’avvio dei lavori sugli emendamenti alla manovra in Commissione Bilancio alla Camera. La premier Giorgia Meloni insieme al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sono al lavoro per definire i margini di modifica alla legge di bilancio. L’obiettivo è quello di chiudere il testo della finanziaria in tempi stretti, entro Natale.
Novità importanti riguardano la riduzione dell’Irpef per il ceto medio, che la maggioranza vuole abbassare dal 35 al 33% fino a 60mila euro di reddito all’anno appena possibile. Il taglio, dichiara Raffaele Nevi di Forza Italia, “è slittato perché la situazione economica è tale per cui abbiamo deciso di mettere i fondi a disposizione delle imprese con la riduzione dell’Ires. Se non ci sarà crescita economica le risorse diminuiranno e non si potrà fare nulla. La misura non è affatto accantonata, si potrà fare anche nel corso del prossimo anno senza aspettare il 2026 con la prossima manovra”.
Tuonano i parlamentari M5s delle commissioni Bilancio e Finanze di Camera e Senato, tramite una nota: ”Come volevasi dimostrare, salta in questa Legge di bilancio la tanto sbandierata promessa di un taglio dell’Irpef sul ceto medio. La promessa al ceto medio, che con la Meloni al Governo è sempre più ceto morto, è stata tradita”, dichiarano i deputati pentastellati.
La maggioranza sceglie di tendere una mano alle imprese che insieme a Confindustria propongono il taglio di 5 punti, dal 24 al 19%,dell’Ires – l’imposta sui redditi delle società – per chi mantiene almeno il 70% di utili in azienda per investimenti o assunzioni. Il costo di questo emendamento si aggira intorno ai 400 milioni di euro, somma che verrebbe parzialmente coperta da banche e assicurazioni.