ROMA – Conte-Grillo, atto secondo. È iniziata giovedì mattina, alle 10, la nuova votazione interna al M5S così come richiesto dall’ex leader del Movimento Beppe Grillo. Le operazioni si concluderanno alle 22 di domenica 8 dicembre e gli iscritti potranno votare sia tramite mail che direttamente sul portale.
I punti al centro della votazione e il nodo quorum
L’Assemblea costituente del Movimento 5 Stelle è chiamata a pronunciarsi nuovamente sullo statuto pentastellato. Al centro della vicenda ancora la figura del Garante, abolito nel corso della prima votazione, tenutasi tra il 21 e il 24 novembre. La cancellazione del ruolo del Garante sarà subordinata al raggiungimento del quorum, dunque la metà più uno degli aventi diritto al voto. Tra gli altri punti su cui gli iscritti al Movimento saranno chiamati a votare anche delle specifiche sulla figura del Presidente del M5S e il tanto discusso simbolo di riferimento. Questa volta la sfida sarà ben più ardua per Giuseppe Conte. Martedì Beppe Grillo ha invitato gli iscritti a non sentirsi obbligati a votare, sollecitandoli ironicamente ad “andare a funghi”. Nel mirino il mancato raggiungimento della soglia che consentirebbe al cosiddetto “elevato” di rimanere in carica.
La posizione di Conte
Rispondendo a un’intervista rilasciata su La Stampa da Romano Prodi, in cui l’ex Presidente del Consiglio affermava che il Movimento non è affiancabile alla sinistra, Conte ha rilanciato, confermando il posizionamento già definito a più riprese: “Gli do ragione. E infatti la mia comunità non si definisce di sinistra, ma progressista”. L’attuale leader del M5S ha inoltre aggiunto che “se si votasse domani, il Movimento andrebbe nuovamente da solo”, sottolineando oggi alla stampa la differenza di vedute col Pd in merito a temi centrali come l’invio di armi in Ucraina e l’appoggio alla commissione Von der Leyen. Sulla questione del Garante, invece, Conte ha sentenziato che “nel nuovo Movimento che sta nascendo nessuno può essere Sopraelevato”.