PARIGI – Il governo Barnier potrebbe essere arrivato al capolinea. Il dibattito parlamentare con le successive votazioni sulle “mozioni di censura” depositate dalla sinistra e dall’estrema destra è stato fissato per mercoledì pomeriggio, alle ore 16, nell’emiciclo dell’Assemblée Nationale di Parigi. La mozione presentata dal Nouveau Front Populaire troverà con ogni probabilità il favore del Rassemblement National guidato da Marine Le Pen, che su X ha affermato come questo sia “l’unico modo per proteggere i francesi da un bilancio pericoloso”. Protestano Bruno Retailleau e Antoine Armand, rispettivamente ministri dell’Interno e dell’Economia, che parlano di “paese in pericolo” e invitano alla responsabilità i parlamentari.
Il casus belli che ha dato il via alla crisi di governo è stato rappresentato dal progetto di Bilancio 2025. Nella giornata di ieri, infatti, il Primo ministro Michel Barnier ha attivato l’articolo 49.3 della Costituzione, che consente di varare una legge senza passare dall’avallo del Parlamento. L’unica eccezione a questa via legislativa è costituita dalla presentazione di una “mozione di censura” nelle 24 ore successive, soluzione adottata da Mélenchon e Le Pen.