Carlos Tavares lascia Stellantis. L’amministratore delegato della holding automobilistica ha presentato domenica sera le dimissioni con effetto immediato. Il consiglio di amministrazione, riunitosi sotto la presidenza di John Elkann, le ha poi accettate. La nomina del prossimo Ceo – fa sapere l’azienda – si concluderà entro la prima metà del 2025. Nel frattempo, Elkann presiederà il nuovo comitato esecutivo: “Intendo mettermi subito a lavoro mentre completiamo il processo di nomina del nuovo Ceo” ha detto. All’indomani delle dimissioni, il titolo del colosso automobilistico è scivolato del 7% in borsa, toccando il minimo da luglio 2022.
Immediate anche le reazioni della politica. Pd, Fratelli d’Italia, M5S e Avs chiedono che Elkann si presenti in Parlamento. Soddisfatto il segretario di Azione Carlo Calenda, che afferma: “Domani scriverò a Fontana”. Ironizza la Lega, che in una nota ricorda la “disastrosa gestione” di Tavares e chiede di sapere quanto prenderà il Ceo “come premio economico”.
Si alza anche il coro dei sindacati. Il segretario generale della Fiom Cgil, Michele De Palma, chiede “un piano industriale e occupazionale subito”. Perché “Tavares si è dimesso” ma “i lavoratori italiani rimangono”. Anche per il numero uno della Uilm, Rocco Palombella, l’auspicio è che il nuovo management sia in “discontinuità rispetto al passato rispetto agli impegni occupazionali, produttivi e industriali nel nostro Paese”. Lapidario il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra: “Tavares non ci mancherà, ha sfidato lo Stato. Le sue dimissioni determineranno una svolta”.
La scure del licenziamento potrebbe abbattersi sui lavoratori dell’azienda di trasporti di Trasnova, che sono in protesta davanti allo stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco. Il motivo è il mancato rinnovo da parte della holding automobilistica della commessa che scadrà il 31 dicembre. Circa 400 lavoratori degli stabilimenti italiani del gruppo sarebbero a rischio disoccupazione. In mattinata, inoltre, sarebbe atteso anche il leader del M5S Giuseppe Conte.