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HomeEsteri Siria, milizie iraniane entrano nel Paese. Teheran: presto vertice con Ankara e Mosca

Milizie iraniane in Siria
Teheran: presto nuovo incontro
con Mosca e Ankara

Uccisi 400 terroristi in raid russo

Colpito campo profughi a Idlib

di Clara Lacorte02 Dicembre 2024
02 Dicembre 2024

Immagine della città di Aleppo, in Siria | Foto Ansa

DAMASCO – Un’altra ferita in Medio Oriente. A pochi giorni dal cessate il fuoco in Libano, la guerra torna protagonista in Siria. Nei giorni scorsi i ribelli jihadisti filo-curdi hanno preso il controllo della città di Aleppo, nel nord del paese. Le milizie hanno proseguito poi verso Hama, altra città strategica più a sud.
Intanto, durante la notte, le milizie sostenute dall’Iran sono entrate in Siria dall’Iraq, con l’obiettivo di arrivare nel nord del Paese e dare sostegno all’esercito del presidente Bashar al-Assad contro i ribelli. Il leader siriano, rientrato da Mosca nelle scorse ore, ha promesso di “sradicare il terrorismo con la forza e chiunque lo appoggi”. 
Non si sono fermati neanche gli attacchi della Russia, altro alleato intervenuto per difendere i propri interessi nella regione. Con cinque incursioni aeree consecutive, Mosca ha colpito un campo profughi nel quartiere di Idlib. A essere eliminati durante l’attacco anche 400 terroristi. Ma l’avanzata dei ribelli procede: vaste aree della Siria sarebbero ora sotto il loro controllo. Colpito in un raid russo anche un collegio francescano, il Terra Santa College, ad Aleppo. Si tratta di un edificio residenziale all’interno della città siriana. Non è chiaro se si sia trattato di un attacco deliberato o meno, ma non ci sono state vittime. 

Iran: “Presto nuovo incontro sulla Siria con Ankara e Mosca”

Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha fatto sapere che si terrà un nuovo incontro con gli omologhi di Turchia e Russia per parlare della crisi siriana nel formato di Astana, una serie di colloqui tra delegazioni di Ankara, Teheran e Mosca. L’obiettivo è tentare di risolvere i problemi che attanagliano la Siria dalla fine del 2016.

Il Nunzio del papa: “La gente ha paura, ad Aleppo chiusi in casa”

Nel frattempo, continuano ad arrivare testimonianze dai territori interessati dal conflitto. “In alcune zone c’è calma sospetta, in altri posti sparatorie, poi cade qualche missile come accaduto ieri al Terra Santa College” ha fatto sapere il Nunzio del Papa a Damasco, il cardinale Mario Zenari, il quale ha aggiunto: “Non dimenticate la Siria, scomparsa purtroppo dai radar dei media, l’instabilità qui rischia di propagarsi. Finora i ribelli hanno rispettato una loro promessa, chiamiamola così, di non toccare i civili ma la gente è rinchiusa a casa, ha paura, non ci sono autorità alle quali fare riferimento”. 

La Siria torna così a essere il crocevia di alleanze e contro-alleanze in uno scenario internazionale sempre più in ebollizione, mentre Usa, Francia, Germania e Gran Bretagna chiedono subito una de-escalation.

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