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Il Pdl tra riforme possibili, grandi coalizioni , rottamatori e Alfano vuole il rinnovamento

di alessio.perigli29 Maggio 2012
29 Maggio 2012

«Troviamo il coraggio per uno scatto di reni a esclusivo vantaggio per l’Italia per varare insieme semipresidenzialismo e nuova legge elettorale» così il segretario del Pdl Angelino Alfano in una lettera inviata al Corriere della Sera nella quale sollecita una drastica riforma delle istituzioni.
Per attuare questo rinnovamento, non sarebbe sufficiente la legge elettorale a doppio turno proposta dal Pd che «da sola non è in grado di garantire un esecutivo stabile e una maggioranza scongiurando il rischio della frammentazione. Solo l’abbinamento all’elezione diretta del presidente della Repubblica – continua Alfano – garantisce un esito certamente bipolare e insieme la certezza di non produrre, in nessun caso, il blocco delle istituzioni».
Cicchitto e la grande coalizione. «Il problema del Pdl riguarda anche l’Udc, Luca Cordero di Montezemolo, la stessa Lega e le altre forze che si affacciano sul centro: vogliamo davvero questo tipo di sinistra?» così il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, in un’intervista rilasciata a Libero. «Noi intendiamo procedere con la massima apertura. Abbiamo la volontà reale di aggregare uno schieramento assai vasto, pagando tutti i prezzi che devono essere pagati, in termini di organigramma e non solo» sostiene Cicchitto e sull’ ipotesi di una grande coalizione «Non escludo nulla, non ho alcun tipo di pregiudiziale. L’importante è che tutto venga regolato come si deve: negli Stati Uniti le primarie hanno una regolamentazione molto precisa, mentre in Italia le primarie del Pd hanno prodotto guasti notevoli».
Sulla questione di eventuali candidature non si espone «Per quanto riguarda le leadership della coalizione, noi non accettiamo preclusioni né avanziamo candidature pregiudiziali»
I rottamatori del Pdl. Mentre i vertici del partito discutono di possibili grandi coalizioni per vincere le prossime elezioni, i giovani del Pdl, chiedono un forte rinnovamento con proposte specifiche e difficilmente eludibili. Sono i pidiellini di “Fuori” guidati dal bolognese Galeazzo Bignami, classe75. A questi ragazzi non piace essere definiti rottamatori, ma vogliono un partito più presente nel web e l’eliminazione dei coordinamenti. Ritengono di non essere influenzati dal grillismo, nonostante alcune loro proposte politiche né condividono lo spirito come ad esempio il dimezzamento dello stipendio dei manager pubblici. La base è in fermento, i vertici difficilmente potranno non ascoltarla. Pena ulteriori guai nei prossimi appuntamenti elettorali.

 

Alessio Perigli

 

 

 

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