ROMA – La maggioranza prova ad arginare le crepe sul voto del canone Rai, ma le polemiche continuano. Mentre il leader di Forza Italia Antonio Tajani cerca di frenare le “illusioni della sinistra” e rassicura sulla solidità del governo, secondo il portavoce forzista Raffaele Nevi “Salvini fa un po’ il paraculetto” e la Lega deve darsi “una calmata”. Ieri, dopo la votazione che ha diviso Forza Italia e Lega, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni aveva replicato così a chi parla di una frattura interna alla maggioranza: “Se abbiamo trovato l’accordo sul cessate il fuoco in Libano, possiamo farlo pure sul canone Rai”.
La rabbia del retroscena e il gelo con i vice
Dopo la spaccatura al Senato sul voto del taglio del canone Rai, il capo del Carroccio non perde tempo per vendicarsi e boccia l’emendamento di Paroli (FI) e Lotito (FI) sui bilanci della sanità in Calabria. Mentre Meloni minimizza la frattura nel centro-destra parlando di semplici “schermaglie”, il retroscena sembra essere tutt’altro che sereno. In due colloqui separati con Antonio Tajani e Matteo Salvini, la premier avrebbe mostrato tutta la sua rabbia e delusione. “La storia insegna che chi divide paga pegno”, ha avvertito.
Le opposizioni all’attacco
Intanto l’opposizione cerca di trovare una linea comune per rispondere alle fragilità del centro-destra. “Governo in frantumi, sono allo sbando” ha attaccato la segretaria dem Elly Schlein, giudicando la coalizione di centrodestra incapace di guidare il Paese. Affermazioni seguite dalle dichiarazioni non meno assertive dell’ex premier Giuseppe Conte. “L’unità professata da Meloni è un altro film di fantascienza girato a Chigi”, ha commentato.