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HomeEsteri Libano, primo giorno di tregua. Spari dell’Idf nel Sud

Libano, primo giorno di tregua
la tensione rimane alta
Accordo Usa-Israele sull'Iran

Spari di avvertimento dell'Idf con drone

Idf, un missile contro la Galilea

di Leonardo Macciocca28 Novembre 2024
28 Novembre 2024

Haret Hreik, sobborgo di Beirut Foto Ansa

BEIRUT – La tregua tra Israele e Hezbollah è iniziata da poco più di 24 ore, ma la tensione rimane alta nel sud del Libano.

Continuano gli scontri a fuoco

Un missile intercettore è stato lanciato sulla Galilea occidentale, riferiscono i media israeliani. L’Idf non ha commentato l’incidente.

Già nella mattinata del 28 novembre un drone dell’aeronautica militare israeliana aveva attaccato un veicolo libanese nella zona del villaggio di Markaba, nel sud del Paese. L’attacco ha ferito due persone, secondo quanto riferito da Channel 12. Agli sfollati del sud del Libano non è ancora permesso rientrare nei loro villaggi. Infatti secondo l’accordo per il cessate il fuoco, l’Idf ha 60 giorni per ritirarsi. Le forze israeliane hanno confermato l’attacco, definendolo un avvertimento non inteso a ferire chi era a bordo del veicolo.

Nella giornata del 27 novembre, invece, l’esercito israeliano ha ferito due giornalisti presso la città di Khiam, nel Libano meridionale: un reporter dell’Associated Press e uno dell’agenzia di stampa russa Sputnik. Secondo il capo del Sindacato dei redattori della stampa libanese, Joseph al-Qassifi, si tratta della prima violazione del cessate il fuoco. I giornalisti sono stati trasportati in ospedale per le ferite riportate.

L’accordo Usa-Israele 

Gli Stati Uniti nel frattempo hanno sottoscritto con Israele un documento “americano” parallelamente all’accordo di tregua in Libano. Nel testo “si impegnano a collaborare con Israele per evitare che l’Iran destabilizzi la regione, per impedirgli di stabilirsi in Libano, di indebolire direttamente o attraverso i suoi affiliati i principi dell’accordo”. Channel 12 ha rivelato che comprende anche una serie di clausole segrete.

La Francia su Netanyahu

“La Francia rispetterà gli obblighi internazionali”, ma per quanto riguarda il mandato d’arresto nei confronti di Benjamin Netanyahu, ci sono delle “immunità” previste dal diritto internazionale riguardo “gli stati che non fanno parte della Corte Penale Internazionale”, lo ha comunicato il portavoce del ministero degli Esteri a Parigi. Per i media israeliani si tratta di una concessione accordata durante i negoziati per la tregua.

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