TORINO – C’è una voce che spicca al Torino Film Festival: È quella di Alec Baldwin, l’attore americano 66enne che non ha parlato solo del celebre thriller ‘Caccia a Ottobre Rosso’ in cui recitò con Sean Connery e per il quale ha ricevuto il premio “Stella della Mole” alla sua carriera. La star statunitense ha toccato diversi temi: dal periodo difficile attraversato dopo aver causato accidentalmente la morte della direttrice della fotografia Halyna Hutchins sul set di Rust il 21 ottobre 2021 (per il quale è stato recentemente assolto) alla rielezione di Donald Trump alla Casa Bianca, passando per lo stato dell’industria cinematografica e televisiva americana.
Parlando del caso Hutchins, Baldwin ha dichiarato alla stampa che “Sono stati anni molto difficili, ma sono felice che tutto ciò stia finendo e questo grazie alla mia famiglia fantastica. È stato difficile anche per mia moglie. Non vuoi essere sposato e avere sette figli con qualcuno che è in grossi guai”, aggiungendo che “la gente non voleva più lavorare con me e questo mi faceva stare male”.
“In questo periodo è molto importante. Metà del pubblico non è contento dell’informazione ufficiale dei vari tg che non dicono nulla della guerra in Ucraina, dell’ambiente. Gli americani sono oggi del tutto ignoranti di quello che succede nel mondo, un vuoto che viene riempito da film e documentari. Anche per questo è importante oggi fare film”, spiega l’attore in merito all’importanza del cinema nell’informazione. Mentre sulla vittoria di Trump la celebrità si è detto “deluso. Metà del Paese è felicissima, ma io sono preoccupato per quello che sta succedendo. C’era un senso di sconfitta. Non solo a livello politico, ma anche per il fatto che il Paese sta scegliendo una direzione che potrebbe rivelarsi dannosa”.