ROMA – Cgil e Uil confermano lo sciopero del 29 novembre. Matteo Salvini non lo accetta e pretende la riduzione a quattro ore. Il ministero dell’Interno lo fa sapere ai sindacati tramite una lettera ufficiale.
Dall’altra parte, il Segretario generale della Cgil Maurizio Landini e il Segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri, si oppongono: “Vuole limitare i diritti dei cittadini, la Commissione di garanzia ha obbedito ai diktat del ministro Salvini”. Sembrerebbe, dunque, che gli incontri formali e informali svolti nei giorni scorsi non siano stati sufficienti a trovare un punto di incontro.
L’unico riscontro è avvenuto in seguito alla decisione di Cgil e Uil di esonerare dallo sciopero la categoria del trasporto ferroviario, anticipando quest’ultimo al weekend del 23 e 24 novembre.
Il Codacons sta con Salvini
“Non contestiamo il diritto allo sciopero, ma le modalità con cui viene rivendicato quest’ultimo”. Il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori si è schierato dalla parte di Salvini.
“Dall’inizio dell’anno ci sono state già 57 ore di stop a livello nazionale”, questa la causa della posizione del Codacons.
“Se non sarà trovato un accordo con i sindacati, il governo deve ricorrere allo strumento della precettazione per obbligare i lavoratori a ridurre la durata della protesta a quattro ore, così come indicato dalla Commissione di garanzia degli scioperi”, conclude l’associazione.