LATINA – È iniziato questa mattina in Corte d’Assise il processo a carico di Christian Sodano, il 27enne accusato del duplice femminicidio che il 13 febbraio scorso a Cisterna di Latina è costato la vita a Nicoletta Zomparelli e Renée Amato, madre e sorella della sua ex fidanzata. L’ex finanziere, che sta affrontando il processo con il rito immediato, deve rispondere di duplice omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, con l’eventualità di una possibile condanna all’ergastolo.
Il processo si è aperto con la richiesta di costituzione di parte civile da parte dei familiari delle vittime, del Comune di Cisterna e diverse associazioni. Richiesta contestata dalla difesa di Sodano. L’uomo, detenuto a Santa Maria Capua Vetere, è entrato in aula poco prima delle 9.30. In aula anche Desirée Amato – l’allora compagna dell’uomo riuscita a fuggire dalla strage – e tutta la famiglia, tra cui il padre Giuseppe.
L’ex finanziere, dopo un’entrata con misure cautelari ad hoc durante la quale è rimasto a testa bassa e non ha mai incrociato lo sguardo dei parenti delle vittime, sta ora seguendo il processo dai banchi insieme ai suoi legali.