Piccoli colpi scalfiscono la reputazione del matematico Piergiorgio Odifreddi le cui opinioni, oltre che sul blog personale, sono spesso in prima pagina su Repubblica. Ma dopo la gaffe sull’Olocausto (ha detto che sulle camere a gas nei campi di sterminio nazisti si conosce solo ciò che è stato detto dalla propaganda americana) il quotidiano di Eugenio Scalfari non ha perdonato e ha deciso di sospendere il suo blog- anche se il matematico sostiene che sia stata una sua scelta. La trasmissione radiofonica dissacratoria di Giuseppe Cruciani, La Zanzara, ha deciso di non perdersi questo colpo ed è intervenuta per rigirare il coltello nella piaga con una telefonata ad Odifreddi da parte di un finto Papa Francesco che gli chiedeva spiegazioni sulle frasi incriminate. E lo studioso cuneese ci è cascato in pieno.
“Non ho assolutamente intenzione di negare nè l’Olocausto nè le camere a gas. Però mi fa piacere che si sia preoccupato della cosa…” : con queste parole il matematico si è affrettato a discolparsi con lo pseudo-pontefice, aggiungendo che si è trattato di una semplice distinzione tra “verità matematica e verità storica” fatta però su un “ambiente non adatto” ,riferendosi al suo blog. Ma non si è limitato a questo. A sua insaputa in linea con i microfoni di Radio 24, Odifreddi ha approfittato di avere il finto Francesco dall’altra parte della cornetta per chiedergli di scrivere un’introduzione al suo libro “Caro Papa, ti scrivo” indirizzato a Benedetto XVI: “Sa, l’unico che può fare una prefazione a un libro con il Papa è un altro Papa naturalmente”.
E ora che si parla di scivoloni, i giornali si sono divertiti a citare qualche altra frase infelice del matematico di Repubblica. A partire da ItaliaOggi, che cita la sua serie di “tesi che non stanno assolutamente in piedi”, come l’ateismo di Einstein o i ben due “Asini d’Oro” con cui Odifreddi è stato premiato come peggior divulgatore scientifico. Aldo Grasso, sulle colonne del Corriere della Sera, ha parlato di “negazionismo da blog del amtematico vanesio” e ricorda quando l’anno scorso lo studioso si era dato alla “contabilità funebre” asserendo che i morti causati dai raid israeliani erano «dieci volte superiori» a quelli delle Fosse Ardeatine.
Alessandra D’Acunto