MILANO – Paolo Cognetti, scrittore italiano, sbarca nel mondo del cinema con “Fiore mio”. La pellicola, che era stata presentata in anteprima mondiale alla 77esima edizione del Locarno Film Festival, arriva nelle sale italiane dal 25 al 27 novembre. Dopo l’uscita nel Bel Paese sarà distribuito in tutto il mondo da Nexo Studios. Cognetti, per la prima volta, scrive, dirige e interpreta un film.
Il vero protagonista della pellicola è il Monte Rosa. Nell’estate del 2022 l’Italia viene prosciugata dalla siccità e Cognetti assiste all’esaurimento della sorgente della sua casa a Estoul, borgo che sovrasta la vallata di Brusson. L’evento lo sconvolge, tanto da far nascere in lui l’idea di raccontare la bellezza delle “sue” montagne, dei paesaggi e dei ghiacciai ormai destinati a sparire a causa del cambiamento climatico. L’autore, inoltre, si ispira a “Le 36 vedute del monte Fuji” di Hokusai. Una serie di opere d’arte in cui l’artista giapponese ritrae il Fuji cambiando continuamente punto di vista.
Nel suo viaggio sulla seconda vetta d’Italia Cognetti non è solo. Ad accompagnarlo Ruben Impens, che firma la fotografia di Fiore Mio, e altri personaggi. Tra questi, l’amico di una vita Remigio, Arturo Squinobal e la figlia Marta. Tutti accomunati dall’amore per la montagna, che raccontano quale senso abbia per loro il vivere lì. E poi c’è il cane Laki, suo inseparabile compagno di camminate.
A chiudere il percorso il cantautore Vasco Brondi, amico fraterno dello scrittore. Per la prima volta Brondi ha lavorato su un’intera colonna sonora. “Fiore mio”, la traccia che ha ispirato Cognetti per il titolo del film, invece, è stata scritta da Andrea Laszlo De Simone, cantautore e musicista torinese.
L’amore per la montagna: un tema ricorrente
Nel 2017, Cognetti, ha vinto il Premio Strega con il romanzo “Le otto montagne”. Pochi mesi dopo il libro era stato tradotto in 35 lingue. Nel 2022, invece, è stato tratto un lungometraggio, diretto da Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, vincitore del Premio della Giuria a Cannes dello stesso anno. Anche in questo caso la montagna era la protagonista assoluta.