La Gran Bretagna si è espressa con parole dure rispetto alla condanna a 10 anni di 45 attivisti per sovversione. Secondo il Foreign Office del Regno Unito la giustizia di Hong Kong avrebbe “criminalizzato il dissenso politico” e tramite l’imposizione della legge sulla sicurezza nazionale avrebbe “eroso i diritti e le libertà” dei cittadini. Critica anche la posizione di Taiwan che in una nota, la portavoce dell’Ufficio presidenziale di Taipei, Karen Kuo, ha “condannato con fermezza l’uso da parte del governo cinese di misure giudiziarie e di procedure ingiuste per sopprimere la partecipazione politica e la libertà di parola degli attivisti pro-democrazia di Hong Kong”.
Tra i condannati per sovversione c’è anche Joshua Wong, ex leader del cosiddetto “movimento degli ombrelli” del 2014 e volto noto dell’attivismo ad Hong Kong. Nei suoi confronti l’Alta Corte ha deciso 56 mesi di reclusione, che si sommano alle altre condanne accumulate a vario titolo. Condanne che riguardano le proteste di massa del 2019 che portarono nelle strade dell’ex colonia oltre 2 milioni di persone allo scopo di rivendicare riforme e maggiore tutela dei diritti.