Alla fine il Comune di Roma sembra orientato a gettare la spugna. I camion bar resteranno lì dove sono. Da settimane in testa alle criticità affrontate dal Campidoglio, specialmente dopo la pedonalizzazione dei Fori imperiali, i venditori ambulanti di panini, bibite e cibarie varie hanno creato non pochi grattacapi al sindaco Marino. Polemiche che, di riflesso, hanno coinvolto il I Municipio, quello del centro storico, lì dove c’è la concentrazione maggiore. Si è tentato in tutti i modi di allontanare i furgoncini dalle piazze e dai monumenti; senza successo. Ora, quasi a sorpresa, la frenata.
Le nuove misure. Regolamentare senza rimuovere: è l’indirizzo uscito fuori dall’incontro organizzato dal presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi, con le associazioni di categoria. Alla riunione erano presenti anche la direttrice del ministero dei Beni culturali, Federica Galloni, e i rappresentanti di Polizia municipale e Avvocatura comunale.
Trasparenza sarà la parola d’ordine, con cartelli che dovranno esporre con chiarezza i prezzi (a detta di tutti eccessivamente alti); prezzi che, quindi, dovranno per forza di cose essere calmierati, adeguandoli a quelli dei bar “ordinari”.
L’obiettivo del Comune. «L’obiettivo è quello di rifare un piano, che partendo dal centro storico, possa essere allargato a tutta la Capitale – ha dichiarato a fine riunione Marta Leonori, assessore alla Roma Produttiva – il tutto per ammodernare le regole, rendere più semplici i controlli, magari chiedendo direttamente agli esercenti un grande passo in avanti sulla qualità dei servizi».
Ma le misure di cui si è discusso non finiscono qui. Tra le altre cose è previsto un “censimento” dei camion bar, controllando che i banchi di vendita siano uguali per tutti (secondo un modello elaborato dai tecnici del Campidoglio), senza sconfinamenti nell’occupazione del suolo pubblico concesso. C’è poi la questione “prodotti”: il Campidoglio vorrebbe introdurre l’obbligo di vendere esclusivamente cibarie a “chilometro zero”. Senza dimenticare l’impatto ambientale che i chioschi a quattro ruote hanno sulla città eterna: l’obiettivo è di allontanarli, se non proprio dal centro storico, almeno dalle immediate vicinanze dei monumenti simbolo. Tutte idee per ora rimandate ma certamente riproposte nei prossimi incontri.
Verso il censimento. Nei mesi a venire, dunque, verranno scandagliati gli oltre 1300 proprietari di licenza (di cui 188 nel centro storico), verificando che tutto sia in linea con le nuove regole: per i “regolari” si tratterà di mettersi a posto con il decalogo comunale, per gli abusivi arriverà invece il momento di togliere il disturbo.
Marcello Gelardini