PARIGI – Non c’è pace per Kylian Mbappé, attaccante francese del Real Madrid. Dopo la fuga in Svezia del mese scorso – forse mai perdonata dai compagni di squadra – e le pesanti accuse di violenza sessuale, non ancora formalizzate, la stella non è stata convocata in nazionale. È la seconda volta che il campione viene lasciato a casa. Già il mese scorso Didier Deschamps, ct dei Blues, l’aveva messo a disposizione del suo club per curare un infortunio. Una scelta che aveva creato polemiche, perché il calciatore ha poi giocato in campionato.
Deschamps: “È una mia decisione, lui avrebbe voluto giocare”
La stella del Real, che al momento sembra non brillare e che della nazionale è anche capitano, non sarà presente per le partite di Nations League. Salterà la gara contro Israele il 14 novembre e contro l’Italia il 17 a San Siro. Non sono chiari i motivi che hanno spinto il tecnico francese alla decisione. La causa potrebbe essere legata ai problemi extrasportivi dell’atleta e la reticenza del mister a parlare non schiarisce le idee. “È una mia decisione perché penso che sia meglio così”, ha dichiarato infatti alla stampa confermando anche che Mbappé avrebbe voluto giocare.
Capitan Kylian non segna più
“Non voglio entrare in un argomento che porta a interpretazioni, non posso dirvi di più”, ha continuato Deschamps. “Mi assumo la responsabilità di questa decisione. I problemi extrasportivi non c’entrano con il gioco”, ha concluso l’allenatore, “dal momento che esiste e deve esistere la presunzione di innocenza. Ho avuto diversi colloqui con lui, ci ho pensato e ho preso questa decisione”. Certo, il motivo potrebbe essere in effetti molto più semplice: Mbappé, da mesi, sta giocando male. Capitan Kylian non riesce a segnare, turba gli equilibri della squadra e il mister, forse per tutelarlo o forse per proteggere il team, ha fatto la scelta più drastica.