WASHINGTON — All’indomani delle elezioni statunitensi continuano ad arrivare le reazioni dal mondo sull’elezione di Donald Trump come quarantasettesimo presidente degli Stati Uniti.
La risposta cinese
Il presidente cinese Xi Jinping si è presto congratulato con Trump per la sua rielezione alla presidenza statunitense. Il leader si è poi soffermato sullo spirito di cooperazione, che spera possa guidare il rapporto tra Cina e Usa, sottolineando come “la storia ci mostra che Cina e Stati Uniti possono trarre vantaggi dalla cooperazione e perdere dal confronto”. Riguardo il possibile aumento di dazi e restrizioni tecnologiche, un portavoce del ministero del Commercio ha aggiunto che la Cina è “pronta a promuovere lo sviluppo delle relazioni economiche e commerciali bilaterali verso un equilibrio stabile”.
Il fronte mediorientale e il conflitto russo-ucraino
Ha fatto particolare scalpore il silenzio del presidente russo Vladimir Putin, probabilmente frutto del carattere imprevedibile di Trump. Nonostante ciò, Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha precisato che “non sono esclusi” contatti tra Putin e il neoeletto presidente americano, i cui consiglieri gli hanno raccomandato di congelare la guerra in atto tra Russia e Ucraina.
Sul fronte mediorientale risaltano le voci provenienti da Teheran. Il portavoce del ministero degli Esteri Esmaeil Baghaei ha infatti sostenuto che la vittoria del tycoon potrebbe essere un’opportunità “per rivedere le politiche sbagliate del passato”, sottolineando come “abbiamo avuto esperienze molto amare con le politiche dei diversi governi degli Stati Uniti in passato”.
In ambito militare spiccano le parole del segretario generale della Nato Mark Rutte. Dopo essersi congratulato per il “grande successo” ottenuto da Trump, Rutte ha dichiarato di voler discutere con il presidente della presenza nordcoreana in Ucraina, precisando come questa sia “una minaccia all’Alleanza Transatlantica e all’Indo Pacifico”. Il commento di Macron: “Prepariamoci a Trump. Se decidiamo di essere consapevoli di quello che siamo, noi siamo una potenza enorme”.