ROMA – Accoltellato per aver fatto la spia con la professoressa. È quanto avvenuto lunedì 4 novembre a un dodicenne nel cortile di una scuola alle porte di Roma. La compagna lo avrebbe ferito alla mano e al torace per aver rivelato alla loro docente l’uso del suo smartphone durante un compito in classe. Poi sarebbe scappata in lacrime, prima di contattare il 112 direttamente dal suo telefono. La bambina ha consegnato ai Carabinieri il coltello con una lama lunga dieci centimetri che aveva portato da casa. Il fatto è accaduto poco prima dell’inizio delle lezioni, davanti l’ingresso dell’istituto Vivaldi a Cava dei Selci, frazione capitolina. Il ragazzo ferito è stato subito trasportato dal 118 all’ospedale pediatrico Bambino Gesù.
Oggi la direzione scolastica dovrebbe decidere del suo futuro. “È una bambina, è grave quello che ha fatto, ma è sempre stata tranquilla. Non fatela passare per un mostro, andava bene, mai un problema in classe”, ha detto la madre, che incontrerà il preside dell’istituto Paolino Gianturco e gli insegnanti. Mentre i carabinieri della compagnia di Castel Gandolfo proseguono negli accertamenti, la vittima è tornata a casa oggi dall’ospedale con qualche giorno di prognosi. Dopo le parole di ieri del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e altri sindacati di categoria, oggi a parlare è stata Ornella Cuzzupi, Segretario Nazionale di UGLScuola: “Occorre investire in una più forte sinergia tra istituzione scolastica e famiglie… limitare modelli negativi che vanno dall’esaltazione di una certa malavita, sino ad arrivare ad atteggiamenti arroganti verso i più deboli o verso quelli considerati diversi dal branco. Non è solo questione di social”.