ROMA – Nuovi migranti da trasportare in Albania e l’ennesimo duro colpo per il decreto Paesi sicuri. Lunedì il tribunale di Catania ha annullato la convalida di trattenimento per cinque migranti, tre egiziani e due bengalesi. Il giudice autore della pronuncia ha scritto che “in Egitto ci sono gravi violazioni dei diritti umani che investono le libertà di un ordinamento democratico”. A margine di tale decisione, il vicepremier Matteo Salvini ha chiosato: “Per colpa di alcuni giudici comunisti che non applicano le leggi, il Paese insicuro ormai è l’Italia”. Un intervento di segno contrario rispetto alla linea tracciata dal governo Meloni in materia di immigrazione e sul decreto Paesi sicuri, così come quello arrivato martedì dal tribunale di Roma.
Il presidente della sezione immigrazione del tribunale della Capitale, Luciana Sangiovanni, ha infatti emesso un decreto di sospensione dell’efficacia al diniego della commissione territoriale sulla richiesta d’asilo di uno dei dodici migranti già trasferiti in Albania. I documenti, dunque, saranno rinviati alla Corte di giustizia europea. Vista la prolungata tensione tra governo e magistratura, la premier Giorgia Meloni ha incontrato nel pomeriggio di ieri Fabio Pinelli, vicepresidente del Csm, in un incontro irrituale che ha destato stupore anche al Quirinale. Alcuni consiglieri del Csm avrebbero riferito che nessuno tra loro era stato informato di tale appuntamento, frutto di un’iniziativa autonoma di Pinelli.
La notizia delle ultime ore riguarda invece la Libra, pattugliatore della Marina Militare impiegato per il trasporto di migranti in Albania. La nave si trova attualmente a sud di Lampedusa, in acque internazionali, e a bordo ci sarebbe un gruppo di persone comprese tra le 6 e le 8, nonostante la mancanza di dichiarazioni ufficiali da parte del Viminale. Libra starebbe aspettando di poter caricare altri migranti per raggiungere un numero tale da evitare ulteriori polemiche sui costi dei trasferimenti verso l’Albania.