ROMA – La riforma Gravina sullo statuto della Figc è stata approvata ieri con l’83% dei voti. Il presidente della Federazione Gabriele Gravina porta questa vittoria a casa lasciando scontento Claudio Lotito. Tra gli otto che hanno votato contro, oltre al presidente della Lazio, c’è anche il numero uno della Serie A Lorenzo Casini. Nessuno delle 20 società del massimo campionato ha votato a favore della riforma: tra i 12 astenuti presenziano molti club che sarebbero aperti verso una linea moderata e di dialogo.
La modifica dello statuto federale assegna più potere alla Serie A, che passa da 3 consiglieri a 4. La rappresentanza sale dal 12% al 18%. Per quanto riguarda la B, il numero di consiglieri federali è aumentato da 1 a 2.
La Serie A però non è soddisfatta. Il presidente, pronto a muovere istanza, ha dichiarato: “Speriamo sia solo l’inizio di un nuovo percorso con la Serie A che conta un po’ di più, ma non è abbastanza”. Risulterebbe inconsistente il peso acquisito. Casini sperava di ottenere almeno 5 consiglieri raggiungendo un peso elettorale di almeno il 20%.
Scottante anche la questione legata alle elezioni del nuovo vertice della Serie A, che si terranno tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025. Casini è pronto a candidarsi nuovamente, non senza sconforto per i soli 8 voti ottenuti a favore di quella che è effettivamente la sua linea, incassando di fatto una prima sconfitta.