COSTA VOLPINO (BERGAMO) – Si sono svolti ieri, 3 novembre, i funerali di Sara Centelleghe, la diciottenne uccisa con 70 forbiciate la notte del 25 ottobre nella sua abitazione a Costa Volpino, in provincia di Bergamo. La celebrazione ha avuto luogo in una chiesa parrocchiale di Corti, frazione di Costa Volpino, alla presenza di centinaia di persone, tra cui numerosi giovani.
Don Nicola Santini, che ha concelebrato insieme al parroco, ha rivolto la sua omelia ai ragazzi e alle ragazze presenti: «Ragazzi, scegliete la vita e l’amore, non la morte e la prepotenza e la violenza dell’odio». Si è poi soffermato sull’insensatezza e sull’efferatezza della morte di Sara e delle altre donne che in Italia hanno condiviso la sua sorte: «Cosa sta succedendo a questa nostra terra che non riesce più a difendere le nostre figlie e i nostri figli e non riesce più a generare rispetto per la vita propria e altrui? Cosa sta succedendo a noi, a questa nostra società? Qui si sta generando continuamente un malessere che sta rendendo un po’ troppo inquinata l’aria di questo mondo. Perché, Signore? Dobbiamo ascoltare quanto è successo e sta succedendo. Lo dobbiamo anche solo per rispetto a Sara». Il sacerdote ha inoltre invitato l’assemblea a pregare per l’assassino della ragazza, il diciottenne Jashandeep Badhan, e per i violenti come lui «affinché si pentano, si convertano e smettano di fare del male».
Una silenziosa fiumana ha accompagnato il feretro della ragazza fino all’ultimo. Fuori dalla chiesa campeggiava uno striscione: «ciao Sara» e «le donne non si toccano».