LOS ANGELES — Quincy Jones, compositore e produttore musicale, è morto all’età di 91 anni. La notizia del decesso, avvenuto nella sera di domenica 3 novembre, è stata data dalla famiglia alla Cnn.
Nato a Chicago il 14 marzo 1933, Jones è considerato uno dei più grandi produttori musicali nell’ambito del jazz e della black music. La sua carriera si è intrecciata con quella di grandi nomi dello spettacolo, dai celebri cantautori Michael Jackson e Frank Sinatra all’attore Will Smith.
Insieme ai cantanti Jackson e Lionel Richie, Jones ha prodotto l’iconico singolo We Are the World.
Era il luglio del 1985 quando i 45 artisti dell’USA for Africa (United Support of Artists for Africa), registrarono la canzone a scopo benefico per raccogliere fondi per la popolazione dell’Etiopia, afflitta da una disastrosa carestia.
Il concerto rock è passato alla storia come uno dei più grandi eventi musicali degli anni Ottanta. L’evento, seguito da quasi due miliardi di telespettatori in centocinquanta nazioni diverse, ha trasmesso al mondo gli ideali di We Are the World, che rincorreva il sogno di un futuro fondato sulla pace e sulla fratellanza.
Tanti i messaggi di cordoglio per la morte del produttore dell’iconico singolo. L’Umbria Jazz, tra i più importanti e rinomati festival musicali di jazz al mondo, ha tratteggiato l’immagine di Jones come «il genio di Chicago che […] ha prodotto il disco più venduto della storia, Thriller di Michael Jackson».
In Italia, il Sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, ha voluto ricordare Quincy Jones, «artista dal talento inarrivabile e motore incessante di creatività», sottolineando la sua grandezza artistica. Mazzi ha definito Jones una «leggenda che ha dato un contributo immenso all’innovazione del concetto stesso di musica».
