ROMA – Torna a casa dopo più di 100 ani il Torello di Veio. I Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Monza e della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese lo hanno riportato al Museo Nazionale Romano dopo oltre 100 anni. Il reperto era stato rubato negli anni ’20. È il felice epilogo di una vicenda iniziata durante la pandemia, quando i Musei Civici di Monza hanno ricevuto in forma anonima una statuetta votiva in terracotta a forma di un toro, accompagnata da una lettera con oggetto: “Il ritorno a casa di 47220 dopo 80 anni e più”. Il numero lo stesso numero riportato nella parte inferiore della statua, mentre nella lettera venivano raccontate del reperto, fino a quando era giunto nelle mani dell’attuale detentore. Questi, evidentemente con qualche senso di colpa, spiegava la motivazione che lo aveva spinto alla restituzione, auspicando che “prima di intraprendere il suo ultimo viaggio” avrebbe voluto ammirare la scultura esposta in museo. Dagli accertamenti è emerso che si trattava di una statuetta votiva originariamente proveniente dall’antica città etrusca di Veio, trafugata negli anni ’20 del secolo scorso dal Museo Nazionale Romano.
I carabinieri riportano
a casa il Torello di Veio
Trafugato oltre 100 anni fa
Ora è esposta al Museo Nazionale Romano
dove era stato rubato negli anni 20
09 Ottobre 2024119