ROMA- “Se mai vi sono piaciuti i Coldplay, credo che la vostra canzone preferita della band sia proprio in quest’album”. Così Chris Martin, il frontman della band inglese, ha commentato il nuovo album Moon Music – in uscita il 4 ottobre – che arriva dopo il successo di Music of the Spheres e dopo un trionfale tour estivo che ha incassato un miliardo di dollari, battendo il precedente record detenuto da Taylor Swift.
Come spiega Martin l’album racconta di “alcune delle nostre sfide personali, ma anche di quelle degli altri. Non c’è mai stato un momento più facile per arrendersi, e quindi questo è un disco che parla di non farlo”. Speranza, ottimismo e amore sono il fil rouge dell’ultimo lavoro dei Coldplay. E di nuovo Chris Martina a spiegare quanto: “Ci sono molti tipi diversi di amore, naturalmente. Ma questo album parla di tutti i colori dell’amore. E questo include imparare ad amare se stessi, nonostante tutte le folli voci critiche che abbiamo dentro. Se si riesce a farlo – e a patto che essere se stessi non implichi il tentativo di ferire qualcun altro – credo che sia più facile capire e amare tutti gli altri. In definitiva, vediamo l’amore come un atteggiamento di apertura verso tutte le cose e tutte le persone”.
Traccia dopo traccia alla band inglese ad arricchire di contenuto l’album sono: la scrittura di Jay Z nel brano We Pray, un campionamento dell’attivista e scrittrice Maya Angelou, le voci dei figli di Martin – Apple e Moses -, Nile Rodgers che porta un tocco di pop funk a Good Feelings.
Moon Music è il decimo album dei Coldplay, che potrebbero decidere di ritirarsi dalla scene dopo l’uscita del loro dodicesimo lavoro. In un’intervista a Zane Lowe su Apple Music 1, Martin ha infatti dichiarato: “Faremo solo 12 album veri e propri, lo prometto. Meno è meglio, e per alcuni critici ancora meno sarebbe perfino meglio! Per noi è essenziale imporci questo limite”.
Un numero che potrebbe sembrare casuale, ma che emula i grandi artisti che hanno ispirato la band britannica. “Ci sono solo sette libri di Harry Potter, i Beatles hanno pubblicato 12 album e mezzo, Bob Marley all’incirca lo stesso. Tutti i nostri eroi si sono fermati lì. Questo limite ci aiuta a mantenere un livello qualitativo altissimo: ogni canzone deve essere all’altezza per entrare nell’album, e questo è fantastico”.