ROMA – Luna Rossa è stata sconfitta nell’undicesima regata della finale della Louis Vuitton Cup, concedendo a Ineos Britannia il punto decisivo del 7-4, per la vittoria nella Louis Vuitton Cup. Saranno dunque gli inglesi a contendere l’America’s Cup ai
detentori di Team New Zealand.
La Gran Bretagna torna in America’s Cup dopo 60 anni. In quell’occasione a Newport Sovereign perse con gli americani di Constellation. “Ineos ha meritato di vincere, ma noi avevamo tutte le carte in regola per giocarci l’America’s Cup. Non siamo riusciti a portare a termine il lavoro che tutta la squadra aveva fatto in questi anni, grazie a tutti, ragazzi”. Così Francesco Bruni, uno dei due timonieri della barca italiana dopo la sconfitta subita da Ineos Britannia nella finale di Louis Vuitton Cup. “E’ un momento duro per me e per il team, ma Luna Rossa tornerà forte”, ha aggiunto. “Brava Britannia, è stata protagonista di una serie fantastica – ha detto a sua volta James Spithill – Luna Rossa è come una famiglia, è dura ma questo è lo sport. Ho costruito un rapporto umano con la squadra che va oltre i risultati. Il miglior team ha vinto”, ha concluso.
Nonostante l’impresa fosse quasi disperata, in casa Prada Pirelli il morale era rimasto alto, come dimostra il discorso fatto da Max Sirena, team director e skipper di Luna Rossa, durante l’incontro con tutto il team in vista delle ultime regate: “Non voglio vedere facce tristi perché questo è lo sport ed è il bello dello sport: si perde e si vince – aveva spiegato Sirena – questo è il motivo per cui siamo tutti qui a spingere fino alla fine. Non siamo ancora fuori dai giochi, ora è il momento in cui abbiamo davvero bisogno degli sforzi e della spinta di tutti. Tutti. A partire dalla cucina fino a chi timona la barca”.